Suoni dark, liturgie alternative, direzioni laterali, essere diversi. Frustrazione per una societá in continua crescita, perseguitati da se stessi, in fuga dalle catologazione in un vortice che ti calamita giú. Motivati da note di insoddisfazione e angoscia, gli anni '80 hanno segnato un'era di musica potente intrisa di profondità emotiva. Scivolando su una rinomata onda di synth e distorsione morbida, i brani classici hanno spinto gli ascoltatori a riflettere sull'inevitabile viaggio della vita o sui momenti vittoriosi ad ogni angolo. Che si trattasse di new wave o di power ballad classiche, molti rapiti dalla sua energia organica hanno trovato la melodia da una dolorosa intuizione mentre esploravano silenziosamente la loro angoscia attraverso il comfort della musica senza tempo di quel famigerato decennio. Testi affranti e cori anthemici fornivano una via di fuga dalla sofferenza e dai disordini della società mentre i battiti ti cullavano in una disperazione spensierata. Con il ritmo che pulsa appassionatamente sullo sfondo, i surfisti di questa marea sonora scoprono momenti magici nascosti che suggeriscono catarsi e tregua dando vita al potere che ascende all'interno, la magica musica degli anni '80.
Ultime canzoni aggiunte alla playlist:
1-Pulp - Common People
2-Red Zebra - I Can't Live In A Living Room
3-Depeche Mode - Personal Jesus
4-New Order - True Faith
5-Joy Division - Disorder
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Trauma infantile
Ho scoperto i miei mentre facevano sesso. Sono scappato sul terrazzo, e sono rimasto lì diverso tempo, affranto dal timore di rientrare in casa. Poteva andarmi decisamente peggio, considerato lo strapotere genitoriale e la plastica debolezza della mente di un giovin uomo degli anni Ottanta. Gli apologeti del trash me li ripropongono ora in una salsa che sa di insalata vecchia nella busta, mentre casio fiammanti sfrecciano sui polsi di nuovi giovani coetanei. Forse mi manca il vecchio nokia mattonella, quello che una volta riparai con uno spazzolino da denti vecchio e una chiave
torx. Ma devo dire che i piccoli traumi infantili, che troverete
qui sacralizzati dal social, sono quanto di più nostalgico possa trovare, nell’odore di neve quando esco in bici al mattino.
Tag: anni '80, facebook, traumi infantili, nokia
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L’insostenibile leggerezza del panda
Da diverso tempo scorre nelle vene del web l’appiccicosa
pubblicità del panda. Non dire di no al panda. Compra un formaggino e non farti ribaltare il carrello della spesa. Mangia un formaggino in ospedale o la tua droga televisiva finirà sul pavimento, inutile come bustine nel cesso. La tua
leggerezza si traduce in un insostenibile peso, il senso di colpa che schiaccia al suolo la tua cura, il tuo carrello, il tuo orgoglio lavorativo. Un rifiuto a mezza bocca, disinvolto quanto disinteressato, nel paradosso ha le conseguenze del paradosso stesso. Allora cosa hai deciso di fare? Se ogni tua decisione si spegne nella sua stessa futilità, chi chiamerai a riparare i tuoi momenti più intimi? La bellezza di uno spot così stupido è la gratuita e innocente violenza sugli oggetti, la totale assenza di una pragmatica correlazione tra un rifiuto e le sue conseguenze. Non esiste alcuna correlazione, ma solo
singole scelte che non contano nulla.
Tag: insostenibile, pragmatica, panda, leggerezza
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