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Artista: Bryan Adams Album: 18 Til I Die


Anno: 1996
Tempo: 0:0-1

La critica dell'album 18 Til I Die di Bryan Adams


Bryan Adams non ha bisogno di presentazioni: il rockstar canadese ha fatto ballare intere generazioni con successi planetari come Summer of '69 e Heaven. Uno dei suoi album più famosi è senz'altro 18 Til I Die, uscito nel 1996. In questo articolo, esploreremo come si presenta questo lavoro, quali sono le migliori canzoni presenti e quali potrebbero essere le critiche mosse nei suoi confronti. Se sei un appassionato di musica e sei interessato ad approfondire questo album leggi pure.
Gli appassionati del musicista adorano senz'altro questo lavoro, che segna un ritorno alle sonorità rock del passato. In 18 Til I Die si percepisce un'esplosione di energia e passione, che pervade ogni canzone. L'album contiene 14 tracce molto orecchiabili, tra cui spiccano The Only Thing That Looks Good On Me Is You, Do To You e Let's Make A Night To Remember. Ogni pezzo è stato curato nei minimi dettagli per regalare all'ascoltatore un'esperienza coinvolgente.
Tra le critiche più comuni, quella che spicca di più riguarda una certa mancanza di originalità, dato che molte delle canzoni sembrano richiamare sonorità di altri periodi. Inoltre, alcuni fans potrebbero lamentare la presenza di un'abbondanza di ballate e melodie lente, a differenza di altri album dove prevalgono brani Rock più aggressivi. Nonostante queste critiche, comunque, 18 Til I Die rimane uno dei lavoro più famosi di Adams e continua a essere molto apprezzato.
Un'altra caratteristica di questo album è la capacità di trasmettere un senso di allegria e positività, come se l'artista volesse incitare l'ascoltatore a non smettere di crederci, a non mollare. Questo è particolarmente evidente in canzoni come I Wanna Be Your Underwear, dove lo stesso titolo del brano pare suggerire un senso di intimità e complicità.
Infine, uno degli elementi distintivi di quest'opera è sicuramente la voce di Adams, che si conferma calda, potente e inconfondibile. Molto spesso la sua voce sembra dialogare direttamente con l'ascoltare,o creando un senso di empatia che è uno dei segni distintivi di questo artista.
In conclusione, 18 Til I Die è un album che ha fatto la storia della musica, un'opera che collega passato e presente, senza mai deludere le aspettative degli appassionati. Nonostante qualche critica, può ancora considerarsi una pietra miliare del rock, e una pietra miliare nella carriera di Bryan Adams. Se sei un vero appassionato, e ancora non lo hai fatto, non perderti l'occasione di ascoltarlo.