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Artista: Amorphis Album: Am Universum


Anno: 2001
Tempo: 0:0-1

Recensione critica dell'album Am Universum degli Amorphis


Gli Amorphis sono una band finlandese di death metal melodico che ha fatto la storia del genere. Il loro album del 2001, Am Universum, rappresenta una svolta nella loro carriera, combinando influenze rock, folk e anche pop. In questa recensione critica, esploreremo le migliori canzoni dell'album e analizzeremo la loro fusione di stili.
Am Universum si apre con Alone, una canzone intensa che mescola il death metal con melodie orecchiabili. La voce di Pasi Koskinen è in evidenza, con un buon equilibrio tra growling e canto pulito. La successiva The Night is Over è un'altra traccia forte, con un'atmosfera più rilassata e un riff di chitarra accattivante.
La traccia più famosa dell'album è sicuramente Greed, la cui melodia è così contagiosa che rimane impressa nella mente dell'ascoltatore a lungo dopo che la canzone è finita. Il testo parla di un mondo diviso tra povertà e ricchezza, con il tema del denaro che permea la canzone fino alla sua conclusione in crescendo.
Un'altra canzone che merita una menzione è Shining, che inizia con una sezione strumentale di folk metal. La melodia si evolve poi in un riff di chitarra pesante, e l'intero pezzo si sussegue in modo fluido attraverso varie atmosfere e sonorità.
Tuttavia, non tutte le canzoni sull'album sono paragonabili a queste. Ad esempio, Drifting Memories e Veil of Sin sembrano un po' meno ispirate rispetto alle altre tracce. Questo non significa che siano brutte canzoni, ma nel contesto dell'album sembrano meno rilevanti ed eccitanti.
In sintesi, Am Universum degli Amorphis è un album che ha portato il gruppo in una nuova direzione musicale. La sperimentazione con nuovi stili e la fusione di generi è stata una scelta vincente, sebbene ci siano canzoni che si distinguono più di altre. Non resta che ascoltare ogni traccia e apprezzarlo per ciò che è: un'opera di una band iconica nel mondo del death metal melodico.