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Artista: Brian Eno Album: Ambient 2: The Plateaux of Mirror


Anno: 1980
Tempo: 0:0-1

Critica dell'album Ambient 2: The Plateaux of Mirror di Brian Eno


Se sei un amante della musica d'ambiente, probabilmente conosci bene l'album Ambient 2: The Plateaux of Mirror di Brian Eno. Questo album è uscito nel 1980 ed è considerato un classico del genere. In questo articolo, faremo una critica dell'album, analizzando le migliori canzoni e il contesto in cui è nato.

Breve descrizione dell'artista e del genere musicale:

Brian Eno è un musicista britannico che ha iniziato la sua carriera negli anni '70 come tastierista dei Roxy Music. In seguito, si è dedicato alla musica sperimentale e alla musica d'ambiente, diventando uno dei più grandi influencer del genere. La musica d'ambiente è un genere che attinge alle sonorità dell'ambiente circostante, utilizzando spesso suoni ripetitivi e minimalisti.

Panoramica delle migliori canzoni e del contesto in cui nacque l'album:

L'album Ambient 2: The Plateaux of Mirror è stato prodotto da Brian Eno in collaborazione con Harold Budd, un pianista e compositore americano. L'album è stato registrato in un periodo in cui Eno stava lavorando ad altre opere d'arte multimediale, tra cui installazioni video e musica per il cinema. The Plateaux of Mirror rappresenta quindi un momento di pausa e di riflessione per Eno, che ha voluto creare un'atmosfera per la meditazione e la contemplazione. Le migliori canzoni dell'album sono sicuramente First Light e The Plateaux of Mirror, che rappresentano al meglio l'essenza del genere d'ambiente.

Breve descrizione delle migliori canzoni dell'album:

First Light è il brano di apertura dell'album ed è caratterizzato dal suono delicato dei pianoforti di Budd e dai sintetizzatori di Eno. La canzone sembra evocare l'alba di un nuovo giorno, con la luce che si diffonde lentamente nell'orizzonte. The Plateaux of Mirror è il brano che dà il titolo all'album ed è caratterizzato dalle stesse atmosfere del brano precedente. Tuttavia, in questa canzone, la combinazione dei suoni crea un'aura di mistero e di inquietudine.

Aggiungere qualche critica all'album e all'artista:

Nonostante Ambient 2: The Plateaux of Mirror sia considerato uno dei capolavori di Eno, ci sono alcune critiche che possono essere mosse all'album e all'artista stesso. Innanzitutto, l'album può risultare troppo ripetitivo e monotono per chi non è un fan del genere d'ambiente. Inoltre, alcuni critici musicali hanno accusato Eno di essere troppo intellettuale nella sua musica, perdendo di vista l'aspetto emotivo della stessa.

In conclusione, l'album Ambient 2: The Plateaux of Mirror di Brian Eno rappresenta uno dei punti di riferimento della musica d'ambiente. Grazie alla collaborazione con Harold Budd, Eno è riuscito a creare atmosfere di grande suggestione, che invitano alla meditazione e alla contemplazione. Nonostante alcune critiche, l'album rimane uno dei capolavori di Eno e del genere d'ambiente in generale.