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Artista: Vangelis Album: Invisible Connections


Anno: 1985
Tempo: 0:0-1

Alla scoperta dell'album Invisible Connections di Vangelis


Se sei un appassionato di musica elettronica, sicuramente conosci l'artista Vangelis. Compositore e musicista greco, con all'attivo numerose colonne sonore (inclusa quella di Blade Runner), Vangelis ha sempre fatto della sperimentazione sonora il suo punto di forza. In questo articolo, ti parlerò dell'album Invisible Connections, uscito nel 1985 e considerato uno dei capolavori dell'artista. Ti darò un'idea di ciò che potrai aspettarti dall'ascolto e ti racconterò il contesto in cui è nato l'album.

Per cominciare, è utile avere un'idea di quale sia il genere musicale a cui appartiene Vangelis. L'artista greco ha sempre spaziato tra la musica progressive, l'elettronica e la new age, e il suo stile è caratterizzato dall'uso di sintetizzatori, campionatori e tavole armoniche. Tutto ciò si riflette nella varietà di tracce presenti in Invisible Connections, un album che è un vero e proprio viaggio sensoriale.

Una delle canzoni più famose dell'album è Invisible Connections, che dà il titolo al disco. La traccia è un'esplosione di suoni elettronici, su cui si innestano voci che sembrano provenire da lontano. Il risultato è un'atmosfera sognante, quasi mistica. Altra canzone imperdibile è Suffocation, un brano molto stimolante dal punto di vista ritmico. Qui gli strumenti elettronici si fondono con le percussioni, creando un effetto avvolgente che certamente non solleticherà solo le tue orecchie.

Ma cosa ha portato Vangelis a comporre Invisible Connections? Sicuramente il contesto storico degli anni '80 ha giocato un ruolo importante. L'album, infatti, è stato prodotto in un periodo di grandi trasformazioni sociali e culturali. La musica elettronica era ormai entrata a far parte della cultura popolare e Vangelis, che aveva già avuto un grande successo con Chariots of Fire, voleva continuare a esplorare nuovi confini sonori.

Naturalmente, come per ogni grande opera d'arte, anche Invisible Connections non è stato immune dalle critiche. Alcuni hanno definito il disco troppo sperimentale e poco accessibile, ma questa è una valutazione molto soggettiva. La verità è che l'album rappresenta uno dei momenti più alti dell'arte di Vangelis, un artista che ancora oggi riesce a sorprendere e incantare con la sua musica.

In conclusione, se sei un amante della musica elettronica e non hai ancora avuto modo di ascoltare Invisible Connections di Vangelis, ti consiglio caldamente di farlo. Questo album è un esempio di come la sperimentazione e la creatività possono portare a risultati sorprendenti. I suoni elettronici che Vangelis riesce a creare sono come una finestra su mondi immaginari e inesplorati. E tu, quale traccia sceglierai di ascoltare per prima?