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Artista: Tricky Album: Maxinquaye


Anno: 1995
Tempo: 54:07

Maxinquaye di Tricky: uno dei migliori album del trip-hop degli anni '90


Il trip-hop ha avuto un grande impatto nella storia della musica degli anni '90 e uno degli artisti che meglio lo rappresenta è Tricky. Considerato uno dei pionieri del genere, Tricky completò il suo primo album, Maxinquaye, nel 1995. Questa opera prima ebbe un grande successo nel mondo della critica e del pubblico e contribuì a plasmare il suono del trip-hop. In questo articolo esploreremo l'album Maxinquaye di Tricky, le sue migliori canzoni e il suo contesto di nascita.

Prima di esplorare l'album Maxinquaye, è importante capire chi è Tricky. Il cantautore britannico nato ad Bristol si è fatto notare grazie al suo coinvolgimento in crew come gli Massive Attack e gli Bristol Soundsystem. La sua musica mescola elementi di hip hop, reggae, rock e trip-hop, e la sua voce rapsodica e oscura è diventata il suo marchio di fabbrica.

Maxinquaye prende il suo nome dalla madre di Tricky, che morì quando lui aveva solo quindici anni, e dalle sue influenze musicali, come la band giamaicana Toots and The Maytals e l'artista dei Velvet Underground Nico. L'album è un mix di campionamenti, basi lente e ossessive e testi criptici e pieni di pathos. Ogni canzone sembra parlare di dolore, di relazioni complicate e di non appartenenza in un mondo caotico.

Le tre canzoni che hanno segnato maggiormente l'album forse sono Hell Is Round the Corner, Black Steel e Aftermath. Hell Is Round the Corner è una traccia minimalista con un beat regolare e una voce di sottofondo ispirata alle opere di Isaac Hayes. Black Steel è una cover del brano dei Public Enemy, reinterpretata da Tricky con la collaborazione di Martina Topley-Bird. Aftermath è una canzone intensa in cui l'artista si sfoga con le sue paranoie e la sua rabbia e in cui la voce soul di Topley-Bird fa da contrasto.

Nonostante il successo di critica, Maxinquaye ha anche ricevuto diverse critiche. Alcuni hanno accusato Tricky di un atteggiamento a volte misogino e di essere incapace di produrre un album forte nella sua totalità, privilegiando invece un insieme di canzoni discrete. Inoltre, la scelta di campionare e di usare basi pre-registrate ha portato alcuni a criticare il suo skill come musicista, anche se molti altri hanno lodato la sua abilità nell'utilizzo di diverse fonti sonore per creare un'atmosfera unica e coesa.

L'album Maxinquaye di Tricky, nonostante le critiche, ha influenzato profondamente il genere del trip-hop e ha dato un grande impulso alla carriera del suo autore. La sua abilità nell'utilizzare diverse influenze e fonti sonore per creare un'atmosfera unica e intensa è stata molto apprezzata nella sua epoca e continua a essere studiata e ammirata dai critici musicali di tutto il mondo. Se sei un fan del trip-hop o della musica degli anni '90, non puoi non ascoltare Maxinquaye di Tricky.