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Artista: Chambao Album: Pokito a poko


Anno: 2005
Tempo: 0:0-1

Recensione critica di Pokito a poko di Chambao


Benvenuti amanti della musica! Oggi parleremo di un album molto interessante: Pokito a poko degli spagnoli Chambao. Se non conoscete il gruppo, vi posso dire che sono dei pilastri del flamenco chill, un genere musicale che fonde sapientemente il flamenco con il jazz e l'elettronica. Questo album del 2005 rappresenta uno dei lavori migliori del gruppo e, per farvelo conoscere meglio, ve ne parlerò con accuratezza e onestà, cercando di celebrarne i pregi e di sottolinearne anche qualche difetto.
Partiamo dall'analisi dell'album. Da subito siamo travolti da una sonorità che ci riporta alle atmosfere mediterranee, mare, caldo, vita all'aria aperta. Pokito a poko è un lavoro che scavalla verso il nuovo, convogliando consapevolmente i sperimentali elementi dell'elettronica moderna in un suono basato sulle radici del flamenco, sulla sua passione e sulla sua rabbia. In questo album, il duo spagnolo sa mescolare alla perfezione elementi tradizionali con le sonorità più moderne, creando un sound unico nel suo genere.
La traccia d'apertura, Chambao, è una perfetta espressione di questa fusione di generi. Il basso elettrico e la chitarra fanno da sottofondo alla voce della cantante, che sale in una nota formatasi nel flamenco. Ci troviamo di fronte ad una opener di grande effetto, che introduce l'album in maniera spettacolare e ci fa già capire cosa andremo ad ascoltare nei prossimi brani.
I brani successivi amplificano l'effetto che abbiamo provato con la prima traccia. Una delle migliori canzoni dell'album è, senza dubbio, Buena Vista, una delle tracce a dire il vero assolutamente riuscite, dove la cumbia si sposa alla perfezione con l'estro della voce di Lamari, cantante del gruppo, trovando un sound molto interessante. L'altra canzone che merita una menzione particolare è Lo verás, una traccia che esprime lo spirito tipico andaluso con la passione e la forza dei piatti della batteria.
Veniamo adesso alle critiche. Nonostante le melodie ben riuscite e l'immancabile presenza degli elementi tradizionali nella musica degli Chambao, in Pokito a poko, il tiro a volte è un po' troppo facile, a volte grassottello, a volte troppo stucchevole, mettendo in primo piano alcuni brani che meritavano invece un po' più di freschezza. Certo, sarà solo un particolare, ma vale la pena segnalarlo.
Cosa dire in conclusione di Pokito a poko dei Chambao, se non che è un album affascinante e affascinato, con una forte attenzione nel dettaglio. Un album che, come per magia, riesce ad amalgamare con sapienza elementi antichi con quello più moderni. Come in ogni album ci saranno sempre dettagli migliorabili. Nel complesso un lavoro che acquista sentore di novità e sperimentazione, soprattutto in un genere musicale dove i rischi a volte sono scarsi. Insomma un album che merita, senza alcun dubbio, di essere ascoltato e apprezzato.