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Artista: Public Enemy Album: Rebirth of a Nation


Anno: 2005
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Rebirth of a Nation dei Public Enemy


I Public Enemy sono uno dei gruppi di hip-hop più influenti della storia della musica. Il loro impegno politico e la loro abilità musicale sono stati apprezzati da molti, ma questo non significa che tutti i loro lavori siano stati perfetti. In questo post, analizzeremo l'album Rebirth of a Nation e daremo una critica costruttiva sull'opera e sull'artista.

Breve descrizione dell'artista e del genere musicale:

I Public Enemy sono un gruppo di hip-hop americano originario di Long Island, New York, fondato nel 1985. La loro musica si distingue per la forte attenzione alla politica, ai problemi sociali e all'empowerment della comunità afroamericana. Il loro primo album, Yo! Bum Rush the Show, è stato rilasciato nel 1987.

Panoramica delle migliori canzoni e del contesto in cui nacque l'album:

Rebirth of a Nation è stato rilasciato nel 2006 e si tratta di un'opera collaborativa con il produttore disco italiano, DJ Premier. Questo album è una sorta di sequel di It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back, un album risalente al 1988. Tra le migliori canzoni di questo album possiamo citare Raw Shit, Sex, Drugs & Violence e Bring That Beat Back.

Breve descrizione delle migliori canzoni dell'album:

Raw Shit è una canzone con un beat duro e grezzo, con testi espliciti e impegnati, ed è un chiaro esempio del marchio strettamente politico dei Public Enemy. Sex, Drugs & Violence è una canzone sull'ignoranza della società sull'uso di sostanze stupefacenti e la violenza, con campionamenti di MLK Jr. da I Have a Dream speech. Bring That Beat Back è un tributo alle origini del rap, con una base musicale costituita da campionamenti di classici della disco e della vecchia scuola Hip Hop.

Aggiungere qualche critica all'album e all'artista:

Nonostante la grande reputazione culturale dei Public Enemy, l'album Rebirth of a Nation non raggiunge gli standard dei loro migliori lavori. I beats risultano poco innovativi e spesso monotoni, i testi sono controversi e a volte banali, e i campionamenti non sono così ben mescolati come in passato. Inoltre, il gruppo incorre nel problema dell'auto-citazione e in un eccessivo torcere il pugnale politico-musicale.

Mentre apprezziamo l'impegno politico e la base musicale di Rebirth of a Nation, non possiamo negare che non sia l'album migliore dei Public Enemy. Nonostante tutto, questo gruppo hip-hop rimane ancora un punto di riferimento per chi cerca una musica impegnata e di qualità.