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Artista: Astral Projection Album: Ten


Anno: 2004
Tempo: 1:17:58

Un tuffo nel mondo della trance: recensione di Ten degli Astral Projection


Partiamo subito col dire che gli Astral Projection sono una delle band più importanti della scena trance. Sono stati attivi fin dal 1993 e hanno già pubblicato ben nove album, ciascuno caratterizzato da una propria identità sonora. Tuttavia, oggi vi parleremo del loro secondo lavoro in studio, Ten, uscito nel lontano 2004. L'album è stato un vero successo di pubblico e di critica, tanto che ancora oggi viene considerato un capolavoro del genere. Ma che cosa rende Ten così speciale?
Ten, come già detto, è il secondo album degli Astral Projection ed è composto da sette tracce che si sviluppano per un tempo totale di poco più di un'ora. Il genere musicale a cui appartiene l'album è ovviamente la trance, ma non quella prettamente commerciale. Qui troviamo tracce che rispecchiano tutta la creatività e la sperimentazione tipiche degli anni '90, periodo in cui la trance ha raggiunto il massimo della popolarità.
Una delle caratteristiche di Ten è la presenza di molte parti strumentali, che si intercalano a momenti prettamente ritmici. Ciò conferisce all'album un certo grado di complessità, che spinge l'ascoltatore a concentrarsi sulla musica per apprezzarne appieno le sfumature. Sebbene l'album sia stato realizzato più di quindici anni fa, oggi risulta ancora estremamente attuale grazie al fatto che, pur essendo al tempo stesso innovativo e rispettoso delle tradizioni del genere, non risulta mai banale.
La prima traccia dell'album, Dancing Galaxy, è probabilmente la più famosa. Si tratta di un brano dalla struttura narrativa interessante, in cui i vari elementi si sovrappongono e si susseguono ciclicamente. Di particolare interesse sono poi brani come Ambient Galaxy e People Can Fly: il primo, come suggerisce il nome, è caratterizzato da sonorità ambient, mentre il secondo è più diretto e ritmato, con l'aggiunta di voci maschili e femminili.
Non mancano però anche alcuni momenti di stasi e ripetitività, soprattutto all'interno della traccia Aurora Borealis, che si sviluppa per oltre quindici minuti. Sebbene la traccia sia molto suggestiva e abbia una struttura melodica interessante, la lunghezza rischia di farla diventare monotona per l'ascoltatore meno appassionato del genere.
In conclusione, Ten degli Astral Projection è uno di quei capolavori che non possono mancare nella collezione di un appassionato di trance. L'album è complesso e curato nei dettagli, ma allo stesso tempo riesce a mantenere una certa freschezza e immediatezza, rendendolo accessibile anche a chi non è molto avvezzo al genere. Se poi consideriamo che è uscito più di quindici anni fa, possiamo solo ammirare l'incredibile capacità della band di creare musica senza tempo, indimenticabile e che mette d'accordo tutti coloro che hanno a cuore la buona musica.