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Artista: The Isley Brothers Album: The Brothers: Isley


Anno: 1969
Tempo: 0:0-1

Una critica de The Brothers: Isley degli Isley Brothers


Gli Isley Brothers sono un duo americano che ha segnato la scena musicale con il loro R&B e soul. Sono conosciuti per i loro successi come Shout e Twist and Shout, ma con il loro album The Brothers: Isley, hanno mostrato una versatilità nell'offerta di musica innovativa rispetto agli altri album.

In questo post, analizzeremo l'album The Brothers: Isley degli Isley Brothers, una raccolta di alcuni dei loro più grandi successi in un unico album. Scopriremo il genere musicale di cui ci stiamo occupando, l'atmosfera in cui è stato creato e le migliori canzoni dell'album. Anche se c'è molto da apprezzare in questo album, ci concentreremo anche su alcune delle sue critiche.

Gli Isley Brothers sono un duo di Rhythm and Blues americano fondato nel 1954 a Cincinnati, Ohio, composto dai fratelli O'Kelly Isley Jr., Rudolph Isley e Ronald Isley. Nonostante i cambiamenti nella formazione, gli Isley Brothers sono rimasti sempre presenti nella scena musicale, riscuotendo un grande successo durante i primi anni '60 e '70. Oltre ad essere conosciuti per la loro abilità canora, la band è stata anche acclamata per i loro testi di canzoni sociali e politicamente consapevoli, inclusi temi come la povertà, l'azione militare americana, la legalizzazione della cannabis e la difesa dei diritti umani.

The Brothers: Isley è un album pubblicato dalla Epic Records nel 1969. L'atmosfera in cui l'album è stato creato era molto turbolenta, lo stesso anno in cui l'album fu pubblicato, Martin Luther King Jr. fu ucciso, ci fu un grande aumento dei Black Panther e Betty Shabazz vedova di Malcolm X sposò il leader del movimento, creando una forte divisione tra gli afroamericani. Tutti questi avvenimenti hanno influenzato gli artisti di quel tempo, tra cui gli Isley Brothers, che hanno cercato di creare una musica profonda e significativa.

Il brano d'apertura è Brother, Brother una canzone di protesta sociale che parla di fratelli che si uccidono a vicenda per l'ignoranza. Work to do è una canzone che copia la melodia del musical di Broadway Fiddler on the Roof, ma la loro versione della canzone racconta del lavoro di fabbrica e raffigura una realtà americana che non è raccontata da Broadway. Love Put Me on the Corner è un altro brano che dà il meglio degli Isley Brothers, è una canzone soul che parla di una persona che ha smesso di cercare il vero amore.

Tuttavia, il lavoro di produzione dell'album ha un po' confuso l'ascoltatore con un'impostazione sonera confusa che rende difficile apprezzare i testi delle canzoni. Molte tracce dell'album sembrano avere un arrangiamento musicale senza senso che sembra fatto solo per coprire la voce degli Isley. Inoltre, la scaletta dell'album è strutturata in modo illogico, il che può creare confusione e perdere l'ascoltatore.

In sintesi, The Brothers: Isley è un album che si distingue per la sua versatilità e per le canzoni profonde che ti fanno riflettere. Tuttavia, la produzione dell'album non è proprio al top e il risultato è un album un po’ confuso, forse ancora una versione embrionale di ciò che gli artisti volevano rappresentare. Nonostante ciò, il lavoro degli Isley Brothers continua ad essere un contributo importante alla musica soul e R&B, una proposta che, grazie alle loro canzoni, è stata in grado di trasmettere le vibrazioni degli anni '60 e '70.

In sintesi, The Brothers: Isley è un album che si distingue per la sua versatilità e per le canzoni profonde che ti fanno riflettere. Tuttavia, la produzione dell'album non è proprio al top e il risultato è un album un po’ confuso, forse ancora una versione embrionale di ciò che gli artisti volevano rappresentare. Nonostante ciò, il lavoro degli Isley Brothers continua ad essere un contributo importante alla musica soul e R&B, una proposta che, grazie alle loro canzoni, è stata in grado di trasmettere le vibrazioni degli anni '60 e '70.