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Artista: Anaal Nathrakh Album: Vanitas


Anno: 2012
Tempo: 0:0-1

Recensione critica sull'album Vanitas di Anaal Nathrakh


Se sei un patito di musica estrema e ti piace scoprire nuovi artisti, allora devi assolutamente conoscere gli Anaal Nathrakh, la band black grindcore inglese che ha spopolato sulla scena underground internazionale. Nel 2012 hanno pubblicato il loro ottavo album Vanitas, una vera e propria esplosione di suoni e sfumature che raramente si trova al di fuori dell'universo musicale estremo.
Anaal Nathrakh è una band inglese formata nel 1999, composta dal vocalist Dave Hunt e dal chitarrista Mick Kenney. Sono noti per il loro stile appartenente ai sottogeneri del black metal e del grindcore, anche se spesso si discostano dai canoni e dotano le loro produzioni di elementi elettronici e industrial. Nel loro percorso musicale hanno pubblicato nove album in studio, tre EP e tre raccolte.
Vanitas è il loro ottavo album in studio ed è stato pubblicato nel 2012 con l'etichetta discografica Candlelight Records. L'album rappresenta un insieme di sperimentazioni sonore, suoni industrial e pesanti riff che non lasciano neanche un attimo di respiro. Il titolo stesso, Vanitas, è un riferimento all'arte del tardo Medioevo che, attraverso la riproduzione di crani e ossa umane, rappresentava la fugacità della vita e l'impermanenza delle cose.
Le canzoni dell'album sono sette e portano nomi piuttosto evocativi, come In Coelo Quies, Tout Finis Ici Bas o Feeding the Beast. Il lavoro al microfono di Dave Hunt è straordinario, vario e crepuscolare, passando con agilità dal growl incomprensibile al falsetto acuto e spettrale. Le sonorità hanno incendiato molte anime già in precedenza in fiamme, grazie alla personalità del loro timbro che ha fatto breccia nei cuori degli ascoltatori più audaci.
Se dovessi scegliere le tracce migliori di Vanitas, la scelta sarebbe assolutamente difficile. Tuttavia, tra quelle che meritano di essere menzionate spiccano A Metaphor for the Dead, un pezzo che apre con un arpeggio solenne per poi sfociare in un devastante elettronico/lorda tagliente, e Forging Towards the Sunset, che grazie alla sua melodia malinconica, versa dolcezza nel mare di malinconia che costituisce l'album.
Come qualsiasi album, anche Vanitas non è stato esente da critiche. Alcuni gli rimproverano di essere unicamente caotico e ripetitivo, mentre altri elogiano il lavoro estenuante alla produzione e alle sonorità. Certamente non è un prodotto per tutti i pubblici, ma è adatto a chi è amante del metal estremo e dei suoni osceni e malati.
Per concludere, Vanitas degli Anaal Nathrakh è un album che non si dimentica facilmente. Se sei un amante della musica estrema, allora questo disco deve essere nella tua collezione. La creatività e le sperimentazioni della band sono solo alcune delle cose che lo rendono eccezionale, anche se alcune critiche possono essere rivolte a questo prodotto complesso. In generale, è un'esperienza che va sentita, anche se solo una volta nella vita.