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Artista: John Coltrane Album: Infinity


Anno: 1972
Tempo: 0:0-1

Infinity: l'album innovativo di John Coltrane


John Coltrane, uno dei musicisti più influenti nella storia del jazz, ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama musicale con la sua musica intensa e visionaria. Coltrane ha rivoluzionato il jazz e il genere stesso ha subito una trasformazione sostanziale a causa della sua arte, il che lo rende una figura essenziale nella musica. Infinity, un album che è stato pubblicato postumo, è una dimostrazione perfetta del potere della musica di Coltrane e di come questa può influenzare l'ascoltatore. Andiamo a scoprire di più su questo album.

L'album Infinity è stata la registrazione effettuata al fianco del grande sassofonista Pharoah Sanders e del pianista Alice Coltrane (moglie di John) registrabile nel giugno del 1965. Il jazz modale, la corrente musicale che Coltrane titanizzò, enfatizzava gli accordi stati utilizzati per far partire le improvvisazioni e offriva maggiore libertà all'artista. Quest'album di Coltrane esemplifica la definizione di quella corrente e offre il massimo del genio compositivo che Coltrane ha offerto nel jazz.

L'album è caratterizzato da una ventura nella musica africana, inspirata dalle radici sessuali e cupe del blues. L'album apre con Vision, un'omonima traccia di oltre 10 minuti. La canzone inizia con una forte e trance-inducendo combinazione di percussioni concrete, onde sonore di gong e stranianti flauti africani, che poi si trasformano in un drone meditativo in cui Sanders ottiene un fraseggio etereo. Successivamente i suoni del pianoforte si uniscono alla melodia, a dare quella sensazione di improvvisazione che catapulta l'ascoltatore verso altri mondi.

La composizione intensa dell'album prosegue con Transition, probabilmente il brano più complesso dell'album. Coltrane, con l'aiuto del sax di Sanders, si avventura in un blues profondo e sinuoso. La struttura ritmica del brano non è lineare e alterna brevi cori jazz e vamp, creando un effetto di alternanza vocale che coinvolge l'ascoltatore.

Oltre ai due brani, l'album presenta una terza traccia intitolata Welcome che ha acquisito il valore di classico per il modo in cui propone una sovrapposizione di melodie minerali in diversi tempi e spazi. All’epoca i critici sono rimasti spiazzati dal fatto che Coltrane avesse sperimentato con un formato di trio in cui Sanders suonava la percussioni e il basso, ma il risultato è stato un album estremamente innovativo.

Infinity è un album che rappresenta al meglio la personalità intensa ed evocativa di John Coltrane, la sua tecnica impeccabile, le sue improvvisazioni e i suoi rimaneggiamenti del genere jazz. Quest'album dimostra l'unicità della sua visione musicale e la sua capacità di abbracciare culture sonore completamente diverse e di trasformarle in qualcosa di nuovo e indimenticabile. Se sei un ascoltatore critico che ama il jazz, devi sicuramente ascoltare l'album Infinity di John Coltrane.