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Artista: Spandau Ballet Album: Journeys to Glory


Anno: 1981
Tempo: 0:0-1

Journeys to Glory di Spandau Ballet - L'album che ha segnato l'inizio di un'icona degli anni '80


Se sei un amante della musica degli anni '80, non puoi non conoscere gli Spandau Ballet. Questa band londinese ha fatto la storia con le loro melodie orecchiabili e il look glam-rock, contribuendo ad affermare il movimento New Romantic. L'album che ha segnato il loro debutto è Journeys to Glory, pubblicato nel 1981, e che ha rappresentato un vero punto di svolta nella loro carriera. In questo articolo, ripercorriamo il percorso degli Spandau Ballet, analizzando l'album e le canzoni che lo compongono.

Gli Spandau Ballet nascono nel 1979, dall'incontro tra Tony Hadley (voce), Gary Kemp (chitarra e tastiere), Martin Kemp (basso), John Keeble (batteria) e Steve Norman (sassofono e chitarra). La loro musica spazia tra il pop, il rock e l'elettronica, e il loro look luccicante e androgino rispecchia l'estetica New Romantic, diffusa in Inghilterra nei primi anni '80. Journeys to Glory rappresenta il loro album di debutto, e si presenta come un ottimo inizio per una band che avrebbe fatto la storia della musica degli anni '80.

Il disco include nove tracce, tra cui To Cut a Long Story Short, Musclebound, e The Freeze. La canzone che ha avuto il maggior successo, però, è stata Chant No. 1 (I Don't Need This Pressure On), che ha raggiunto la quarta posizione nella classifica britannica dei singoli. Questa canzone rappresenta il punto di maggiore svolta nella loro carriera, grazie alla collaborazione con il produttore Richard James Burgess, che ha inserito elementi funk nella loro musica, rendendola più ballabile.

L'atmosfera di Journeys to Glory è tipicamente anni '80: le chitarre taglienti si alternano a synth e sax, creando un universo sonoro accattivante e stimolante. I testi delle canzoni, invece, parlano di amori adolescenziali, di moda e di libertà, rappresentando il clima culturale dell'epoca. In generale, l'album ha ricevuto recensioni positive dai critici, che l'hanno considerato un buon lavoro di esordio per una band tanto giovane.

Critici e fan, però, hanno notato il cambio di rotta degli Spandau Ballet nel corso degli anni successivi: se Journeys to Glory rappresenta il loro lato più rock, successivamente la band ha proseguito il percorso verso sonorità più elettroniche e sofisticate, perdendo in parte il loro appeal originario. Alcuni hanno quindi criticato l'album considerandolo come il miglior lavoro della band, a causa di un'evoluzione musicale che non ha sempre portato a risultati positivi.

Conclusion: In ogni caso, Journeys to Glory rappresenta un album che ha segnato l'inizio di una grande icona degli anni '80, che ha influenzato la cultura musicale di quell'epoca e non solo. Le canzoni orecchiabili, la freschezza della band e l'atmosfera glam-rock hanno reso questo disco un classico senza tempo. Se non l'hai ancora ascoltato, ti consiglio di farlo al più presto, per immergerti nella musica di una delle band più iconiche della storia del rock.