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Artista: Serge Gainsbourg Album: N°4


Anno: 1962
Tempo: 0:0-1

Una critica su N°4, l'album controverso di Serge Gainsbourg


Serge Gainsbourg, nato in Francia nel 1928, è stato un artista poliedrico che ha spaziato tra la canzone d'autore, il jazz, il pop elettronico e la musica classica. Tra i cantanti francesi più influenti degli anni '60 e '70, Serge Gainsbourg ha realizzato un'opera complessa, che spesso ha suscitato scandalo per i suoi testi provocatori e sessuali. In questo blog post, ci concentreremo su N°4, il quarto album pubblicato dal cantante nel 1962. Analizzeremo il contesto in cui l'album è stato creato, le migliori canzoni in esso contenute e la critica che questo lavoro ha suscitato.

N°4 è stato pubblicato nel 1962, un anno in cui Serge Gainsbourg era già noto al pubblico francese grazie a successi come Le Poinçonneur des Lilas e La Chanson de Prévert. L'album si presenta come un lavoro sperimentale, in cui il cantante unisce sonorità jazz, rock e pop a testi influenzati dalla poesia surrealista e dalle sue frequentazioni con artisti come Jean Cocteau e Boris Vian. L'album comincia con la trascinante Requiem Pour Un Twisteur, che incorpora squarci di rumorismo elettronico e cori gospel. Seguono Ce Grand Méchant Vous e La Nuit D'Octobre, ballate malinconiche che fanno emergere la vena intimistica dell'artista.

Tuttavia, l'album è stato accolto tiepidamente dalla critica dell'epoca, che ha spesso trovato gli arrangiamenti disordinati e i testi spesso privi di senso. Laissez-Moi Tranquille, dalla quale il film La Pacha è stato tratto, è stata probabilmente la canzone più famosa dell'album, ma ha anche suscitato polemiche per la sua presunta sacralizzazione dell'amore pedofilo. Allo stesso modo, La Chanson de Prévert, ispirata alla poesia di Jacques Prévert, è stata accusata di essere priva di senso e di aderire solo alla poetica dell'assurdo.

Nonostante le controversie che hanno accompagnato la sua uscita, N°4 è considerato oggi uno dei migliori lavori di Serge Gainsbourg, grazie alla sua attitudine sperimentale e alla capacità di anticipare alcune tendenze musicali degli anni successivi. Canzoni come Black Trombone, un pezzo jazz dal testo allusivo, e Les Goémons, un brano dalle sonorità psichedeliche, dimostrano l'immaginazione melodica e l'inventiva di Gainsbourg. Tuttavia, l'album va apprezzato come un tutto, in cui le varie tracce si collegano per creare un'atmosfera precisa e coerente.

N°4 di Serge Gainsbourg può essere considerato un album controverso e sperimentale, che ha lasciato un'impronta significativa nella musica francese degli anni '60 e oltre. Nonostante la critica dell'epoca e le accuse di immoralità, i brani contenuti in questo lavoro dimostrano la grande inventiva di Serge Gainsbourg, che ha saputo unire sonorità diverse per creare un'atmosfera unica e suggestiva. Chi ama la musica sperimentale e ha un debole per i testi surrealisti, troverà in N°4 un lavoro affascinante, che merita di essere riscoperto e rivalutato.