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Artista: Can Album: Tago Mago


Anno: 1971
Tempo: 1:13:29

La critica dell'album Tago Mago di Can


Can è stata una band di rock sperimentale tedesca degli anni '60 e '70, spesso considerata come uno dei gruppi più importanti e influenti del krautrock. Tra i loro album più famosi si trova Tago Mago, uscito nel 1971. In questo post, esploreremo il genere musicale, l'artista e il contesto di Tago Mago, nonché le migliori canzoni del loro album. Inoltre, esamineremo alcune critiche riguardanti l'album e l'artista che possiamo trovare online.

Il krautrock è un genere musicale di rock sperimentale che si è sviluppato in Germania alla fine degli anni '60 e '70. Can ha contribuito alla sua popolarità, ed è anche stata influenzata dal genere. La loro musica è stata descritta come un mix di improvvisazione, psichedelia, rock progressivo, jazz, minimalismo e musica etnica. Can era composto da Jaki Liebezeit (batteria), Irmin Schmidt (tastiere), Michael Karoli (chitarre) e Holger Czukay (basso e tape editing). Tuttavia, il vocalista delle prime registrazioni Malcolm Mooney lasciò il gruppo per motivi di salute mentale, sostituito in seguito da Damo Suzuki.

Il contesto in cui è nato Tago Mago dovrebbe essere compreso considerando la situazione storica e culturale dell'epoca. Gli anni '60 e '70 furono un momento di grandi cambiamenti radicali non solo nella musica, ma anche nella politica, nella cultura giovanile e nella società in generale. Can era, in un certo senso, un prodotto del clima culturale sorgero in quel periodo. Tago Mago è stato registrato in diverse sessioni nella campagna francese in una fattoria di campagna in cui desideravano creare uno spazio di libertà creativa e sperimentare con la musica.

Can è stato apprezzato per la loro capacità di sperimentazione e l'esplorazione di nuovi suoni che si allontanavano dai modelli preesistenti di rock e pop. Tuttavia, questo non ha sempre incontrato il favore dei critici musicali. Nonostante la loro crescente popolarità, Can ha stato spesso oggetto di critiche negative, particolarmente a causa dell'improvvisazione e della mancanza di struttura di alcune delle loro canzoni. Tago Mago non è un'eccezione. Mentre alcuni hanno lodato l'album come un capolavoro dell'epoca, altri hanno definito la musica cacofonica o insopportabile e la voce di Damo sgradevole e fuori tono.

Tuttavia, nonostante le critiche il lavoro di Can è stato influente e ispiratore, e Tago Mago è un esempio eccellente del loro stile unico. L'album si apre con l'epica Paperhouse, un vero ?capolavoro dei Can. Con dieci minuti di durata, la canzone evoca un senso di drammaticità educe il dove si trovano, richiamando alla mente un'epoca di confusione culturale e rappresentando l'inizio della sperimentazione dei Can.

In Mushroom la voce di Damo e le percussioni Jaki Liebezeit creano un ritmo ipnotico che tiene incollati gli ascoltatori. Halleluhwah è un'altro classico dell'album, sempre mantenendo un suono avanguardista. Anche se la canzone dura quasi diciannove minuti, non si percepisce come una cosa pesante ma, in realtà, dà una sensazione di flusso naturale.

L'albume il gruppo Can in generale è rimasto una grande influenza nella scena musicale post-rock. Nonostante il loro stile sperimentale ed innovativo sia stato il bersaglio di molte critiche, le loro canzoni hanno trovato un seguito di appassionati e fedeli fan. Il loro album Tago Mago è uno dei più grandi tesori del rock sperimentale di tutti i tempi e rappresenta una testimonianza di quanto la musica possa essere manipolata, ricostruita e usata per creare un nuovo tipo di opera d'arte. Inoltre, questo album dimostra che la critica dovrebbe essere vista come una forma di opinione e non come una verità assoluta. In altre parole, l'arte viene percepita in modo diverso da ogni individuo e l'essenziale dipende dalle affinità individuali di ognuno.