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Fumarsi una canna sul divano dell'amico

Amico, rilassati e tirati su un bel joint, mettiti comodo sul divano del tuo migliore amico o goditelo sul letto con il tuo partner. L'importante è staccare e godersi il trip. Questo è il messaggio di molte canzoni di questa playlist, come Hits From The Bong dei Cypress Hill, mentre altre come quelle di Keith Flint dei The Prodigy, enfatizzano di più l’uso della droga come strumento per ribellarsi e uscire dalla tradizione e cercare in questa maniera di migliorare il mondo dei giovani. Lasciamo a ognuno la propia opinione su questo tipo di atteggiamento e le conseguenze che ovviamente possono portare. Ballare insieme ai nostri ritmi preferiti mentre si prendono ispirati trascinamenti, melodie e profumi si mescolano in un'innegabile beata armonia. Musica e marijuana - è l'ultima prescrizione per elevate buone vibrazioni.
Ultime canzoni aggiunte alla playlist:
1-The Prodigy - Smack My Bitch Up
2- -
3-Afro Man - Because I Got High
4-Wiz Khalifa, Snoop Dogg And Bruno Mars - Young, Wild & Free
5-The Luniz - I Got 5 On It
Tags:
2022-05-07

Ipocrisia ed etichetta di Smack My Bitch Up, Keith Flint e la droga

Keith Flint, un ragazzo dello spocchioso Essex, un pre-cyberpunk, un superantieroe dei fumetti, negli anni 90 formò un gruppo molto easy e tranquillo, i Prodigy. Nel 1997, dopo aver prodotto il suo inno ai piromani Firestarter, si rese famoso sbattendo in faccia ai perbenisti inglesi il singolo Smack My Bitch Up (letteralmente colpisci la mia zoccola o dammi i colpetti sulla vena prima di spingermi l´eroina). L’uscita di questo titolo su tutti i manifesti musicali inglesi suscitò grande sdegno che riecheggiò addirittura in parlamento, tanto che un ministro definì il pezzo come schifoso, triste e ridicolo (in pratica gli spalancò una autostrada di successo). L’incompreso Liam Holwett (altro componente del gruppo) disse che non era altro che un modo di dire di strada, giovanile, che dava una singolare energia e non c’era assolutamente nessun messaggio misogino. Il video, in aggiunta, rendeva la cosa ancora più interessante, trasgressiva e provocante. Racconta in pochi minuti una notte libertina di Soho, piena di pornografia, droga, alcool e violenza che alla fine rivela un finale scandaloso (che non vi anticipo…?). Comunque, in Inghilterra il fatto di demonizzare il gruppo Prodigy ebbe ovviamente l’effetto contrario. Il loro album fu un vero successo e spopolò anche internazionalmente. Piccola parentesi, io sono sempre della mia idea: Londra é cento volte piú avanti e trasgressiva di New York. I Prodigy ebbero il loro strameritato e stradrogato successo, ebbero, anche, calunnie, i perbenisti contro e i giovani seguaci. Come presero la cosa oltreoceano? Be’, Wal-Mart e K-Mart ritirarono i cd ovviamente (l’ipocrisia degli Stati Uniti regna sempre sovrana, non sia mai che i giovani abbiamo un loro spirito critico). La risposta, in ogni caso, più eclatante, e che mi sorprende parecchio la diedero i Beastie Boys che etichettarono il singolo come altamente maschilista e vergognoso.

Keith Flint, un ragazzo che ci ha rivoluzionato alla sua maniera gli anni ’90, abbattendo clichè e cavolate dell’etichetta, rendendo il mondo piú disinvolto e ad aiutarlo a uscire dal perbenismo ipocrito. Keith ci lascia nella maniera in cui è arrivato alla ribalta vivendo al limite con la droga al suo lato. Ciao Keith!
Per ascoltare le canzoni dei Prodigy, andate nella loro pagina!.
Tag: keith flint, droghe facili, notte folle, seghe mentali, ipocrisiaportamivia, generazione 1000euro
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