Leggo oggi sul
giornale, l’Islanda è terra di sogni artistici e musicali. Isola sperduta nel freddo oceano passeggiato solo dai più arditi, nasconde la terra del ghiaccio una scena artistica e musicale che a molti europei non può che far invidia. Colazioni con dischi in vinile al posto del prosaico quotidiano, negozi di musica da degustare, serate a Reykjavik con bellissime ragazze dai nomi impronunciabili. Un paese così brullo, immortalato poeticamente nel 2013 da un ottimo
I Sogni Segreti di Walter Mitty (da un racconto originale scritto nel 1939 da James Thurber), custodisce, intricato come la sua lingua, un sottobosco artistico invisibile a molti, come invisibili sono gli alberi che non coprono più l’isola.