Il
colore scompare dalle fessure dell’antica Yoroi, i secoli hanno spolverato il metallo, rendendolo opaco color seppia nelle ultime foto sbiadite, oltre cento anni fa. Si tengono in piedi appoggiati a relitti di nobiltà, e attendono che il mondo intorno a loro li dimentichi, figli di un privilegio trascorso e annoiato. Riscoperti, solo le mani di abili fotografi possono restaurarne il fragile e debole splendore, che annega nelle grigie foreste poco battute, discariche di materassi abusati, di sedie su strade di campagna. La fierezza di uno sguardo rassegnato, di un
trucco che ormai cola dalle pareti, prende polvere su libri silenziosi.