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Artista: Bryan Adams Album: Into the Fire


Anno: 1987
Tempo: 0:0-1

Into the Fire di Bryan Adams: Una Recensione Critica dell'Album


Into the Fire di Bryan Adams è uno dei suoi album più discussi e controversi. Uscito nel 1987, questo album è stato un seguito del precedente Reckless che era riuscito a scalare le classifiche a livello mondiale. Into the Fire ha continuato l'ascesa della carriera di Bryan Adams, tuttavia, ha ricevuto commenti contrastanti dalla critica musicale. In questa recensione, analizzeremo l'album e le sue canzoni, insieme alle migliori canzoni e alle critiche che ha ricevuto.
Il genere musicale di Into the Fire è una miscela di rock, pop e blues. Molte delle canzoni sembrano riflettere le influenze delle band degli anni '80 come Aerosmith o Bon Jovi, tuttavia, Adams aggiunge la sua firma personale alla sua musica. L'album si apre con Heat of the Night, una canzone energica e potente che ti fa venire voglia di ballare. Non è difficile immaginare l'emozione che questo brano avrebbe suscitato nei concerti dal vivo. Altre canzoni di spicco dell'album sono Hearts on Fire e Victim of Love. Entrambe le canzoni incorporano le chitarre follemente suonate, accordi in coro e un ritmo contagioso che ti fa cantare a squarciagola.
Tuttavia, non tutte le canzoni di Into the Fire sono piacevoli all'ascolto. Another Day è un pezzo lento e sentimentale, e non sembra adatto al sound dell'album. È facile perderlo quando lo ascolti e ricordi ben poco di esso. Anche Into the Fire non ha convinto la maggioranza della critica musicale a causa della sua prodizione poco raffinata e della voce di Adams che risulta debolmente sofferente.
Una delle migliori canzoni di Into the Fire è Heaven, una ballata romantica che rimane ancora oggi uno dei brani più famosi di Adams. Scritta in seguito alla morte della sua amico/hitmaker Jim Vallance, la melodia di Heaven è stupenda e inconfondibile, rendendo molto difficile non amare questa canzone.
La forma d'onda potente di Native Son ha un riff di chitarra che si mostra in grado di raggiungere il suo obiettivo, cioè di fare battere il piede. Il peggiore del pezzo è sempre la voce di Adams, la quale fallisce nel catturare l'enfasi della lirica che fa un omaggio ai nativi americani, ironica considerando il fatto che Adams non è americano.
Conclusione:
In conclusione, Into the Fire di Bryan Adams ha mostrato tutto ciò che ha a che fare con il talento di uno dei migliori cantautori degli anni '80. Nonostante l'accoglienza controversa, l'album è ancora apprezzato dai fan della vecchia scuola e dai nuovi amanti della musica. Anche se non tutte le canzoni dell'album sono all'altezza delle aspettative, le canzoni migliori di Into the Fire ti faranno ballare, cantare e sognare. E soprattutto, sarai ancora in grado di goderti la potente voce di Bryan Adams.