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Artista: Delerium Album: Reflections


Anno: 2003
Tempo: 0:0-1

Una critica a Reflections di Delerium: un album tra sperimentazione e successo commerciale


Il mondo della musica elettronica ha visto la luce negli anni '80, in cui il tecno e l'house spopolavano nelle discoteche di tutto il mondo. In questo vasto scenario, tra i maggiori contributori del genere ambient si inserisce il duo canadese Delerium, noto per la sperimentazione musicale e le collaborazioni con artisti di fama mondiale. In questo blog post, ci concentreremo sull'analisi dell'album Reflections, lanciato nel 1984, un'opera che ha anticipato un nuovo approccio musicale rispetto ai precedenti lavori del duo. Scopriremo insieme le migliori canzoni dell'album, come è stato accolto dal pubblico e dalla critica, e i meriti e i difetti del duo canadese nella sua creatività musicale.

Il genere musicale degli ambient soundscapes ha rappresentato un mezzo per trasmettere un'atmosfera emotiva all'ascoltatore, tramite la sperimentazione di suoni riprodotti attraverso campionatori elettronici e sintetizzatori. In questo ambito, Delerium ha riprodotto lavori di grande qualità, definendo il proprio stile e arricchendolo con le collaborazioni di voci femminili memorabili. Il gruppo canadese è stato fondato nel 1987 da Bill Leeb ed è stato il produttore di album di grande successo commerciale come Karma e Semantic Spaces.

Reflections è stato il secondo album di Delerium, ed è stato considerato il loro lavoro più sperimentale e ambizioso all'epoca della sua uscita. L'album si apre con il brano di musica classica Ephemeral, seguito da Grieving The Birth e Enchanted che anticipano la presenza delle voci femminili, come quella della cantante britannica Kirsty Hawkshaw, nel brano Flowers Become Screens. Questo è probabilmente uno dei pezzi più popolari dell'album, che ha anticipato la formula di Delerium: i suoni di base sperimentali e astratti, accompagnati da una voce femminile corposa e potente.

Altri brani particolarmente notevoli sono Twilight, una traccia che predilige i suoni della natura, Metamorphosis e Prelude che creano un'atmosfera suggestiva e da immersi profondamente. Il brano di chiusura Cease utilizza i suoni del vento e delle onde del mare, abbinati a un flauto, creando un'atmosfera quasi meditativa.

Reflections è stato accolto positivamente dalla critica, con alcune recensioni che lodavano la capacità del gruppo di fondere suoni surreali e voci incantevoli in una miscela armoniosa. D'altra parte, alcune altre recensioni criticavano la mancanza di originalità dei brani, definendoli noiosi o senza personalità.

In conclusione, Reflections di Delerium rappresenta un punto di svolta nella carriera del duo canadese, dando vita ad un approccio musicale sempre più sperimentale ma, al tempo stesso, commerciale. La presenza delle voci femminili rende l'album molto accessibile ad un pubblico vasto, mentre la sperimentazione sui suoni della natura e la personalità dei sintetizzatori posizionano Delerium tra i grandi del genere ambient. Sebbene ci siano alcune critiche all'album riguardanti la mancanza di originalità, la natura sperimentale di Reflections lo rende un capolavoro della musica elettronica degli anni '80.