Alla recente ribalta dei giornali, l’amatissima Wikipedia elenca, nel pieno del suo stile, i più duraturi
hoax (bufale) della storia dell’enciclopedia online per eccellenza. Nella nostra epoca di memorie virtuali e connessione tentacolare, il nostro senso di formiche telematiche viene fuorviato da abili promotori di notizie e voci alternative, false nel senso oggettivo della parola. Vituperati dalla burla telematica, ci potremmo sentire in difetto, anzi, dovremmo sentirci in difetto. Quanto dei nostri ricordi deleghiamo al pollice opponibile sul vetro del piccolo touch-screen? E se di colpo mancasse la fortuna della nostra evolutissima specie, si spargerà, tutt'a un tratto la voce che la situazione sta precipitando. E sarà molto difficile capire come stiano veramente le cose. E nemmeno avrà più idea di dove trovare quei piccoli oggettini con il fondo di rafia verde e con un manico solo a destra. A quel punto un amico perderà il martello di un altro amico, e i giovani non sapranno dove sono finite le cose possedute dai loro padri, che i loro padri avevano messo lì la sera prima, verso le otto - otto e mezzo. E così è scritto nel
libro di zia Isaia...