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Artista: Bill Evans Album: Affinity


Anno: 1978
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Affinity di Bill Evans


Bill Evans è uno dei più grandi pianisti jazz della storia. I suoi lavori hanno reso il jazz una forma d'arte raffinata e sofisticata. Il suo album Affinity è una miniera d'oro per gli appassionati del jazz, ma ci sono ancora molti aspetti che spesso vengono ignorati. In questo blog post, discuteremo dell'album Affinity di Bill Evans. Descriveremo il suo stile musicale e il contesto in cui è stato creato. Analizzeremo anche le migliori canzoni dell'album e daremo una critica all'artista e al suo lavoro.

Bill Evans ha sviluppato uno stile musicale unico che ha influenzato molti grandi musicisti jazz. Il suo modo di eseguire il piano si caratterizzava per la fluidità e la sensibilità che pochi altri artisti hanno raggiunto. Affinity è stato pubblicato nel 1978 ed è stato il suo ultimo album registrato con un'etichetta discografica negli Stati Uniti. In questo album, Evans esegue insieme alla cantante Tony Bennett.

Affinity si apre con la canzone Young and Foolish, una canzone che riflette la filosofia del jazz stesso che esplora l'idea di vivere l'intensità del momento. La canzone è un classico del jazz interpretata in maniera magistrale dal duo. Successivamente, possiamo ascoltare The Touch of Your Lips, una canzone contenente un sapiente uso delle note dissonanti tipiche di Evans.

Spostandoci sulle tracce successive, ascoltiamo Some Other Time, con un riff onirico e un assolo di Evans solenne e maestoso al punto giusto. When in Rome è un brano strumentale che dimostra la padronanza dell'artista sulla tastiera del piano: si ha la percezione di un artista che rilascia il massimo della magia musicale grazie alla sua conoscenza tecnica e al suo talento.

Where Do You Start? è una canzone perfetta per concludere l'album. Le note del piano di Evans e la voce di Bennett s'intrecciano per creare un'atmosfera di nostalgia e malinconia.

Anche se la maggior parte delle recensioni hanno dato un giudizio positivo su Affinity, c'è chi sostiene che questo non sia stato uno dei lavori migliori di Evans. Secondo i critici più conservativi, l'album rappresenta una fase di transizione per l'artista, in cui egli tendeva ad unire linee melodiche jazz con elementi più vicini al pop. Tuttavia, è difficile non rimanere colpiti dalla sublime esecuzione del pianista e dalla bellezza delle sue composizioni.

L'album Affinity di Bill Evans è una tappa importante nella carriera dell'artista. Esso rappresenta una fusione perfetta tra jazz e pop, creando un'esperienza emotiva unica. Le esecuzioni di Evans e Bennett sono da ammirare per la loro sensibilità e la loro maestria. Ci sono stati alcuni critici della sua musica, ma la maggior parte del pubblico e degli esperti di jazz sono concordi nell'identificare Evans come uno dei più grandi pianisti jazz di tutti i tempi. Se sei un appassionato di jazz, non puoi perdere la bellezza di questo lavoro.