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Artista: Flunk Album: Cover Ups: The Home Recordings


Anno: 2016
Tempo: 0:0-1

Cover Ups: The Home Recordings - L'album che ci ha fatto scoprire il talento di Flunk


Gli amanti della musica alternativa e del trip hop non possono non conoscere gli straordinari Flunk, un gruppo musicale norvegese formatosi a Oslo nel 2000. Dopo aver ottenuto discreto successo con il loro album di debutto For Sleepyheads Only, la band ha deciso di stupire i fan con Cover Ups: The Home Recordings, un album di cover molto particolare. In questo articolo scopriremo le migliori canzoni presenti su questo album, nonché il contesto in cui è nato e le critiche più rilevanti che ha ricevuto.

Il genere musicale di Flunk è un mix tra trip hop, downtempo e chillout, spesso definito come dream pop. Un'armoniosa miscela di musica elettronica e strumentale che fa di questo gruppo uno dei migliori al mondo nel suo genere.

Cover Ups: The Home Recordings è il quinto album della band, pubblicato nel 2011. Esso si compone di 14 brani eseguiti con la solita grazia e delicatezza che caratterizzano Flunk, ma conditi da un tocco in più, vale a dire la capacità di rielaborare brani di altri artisti, rendendoli unici.

Il contesto in cui nacque questo album è molto particolare. Flunk, infatti, decise di registrare e pubblicare queste cover come omaggio alla musica che ha influenzato la band nel corso degli anni e come modo per far conoscere ai fan le proprie radici musicali. In questo album si possono trovare versioni, ad esempio, dei brani Blue Monday dei New Order, Karma Police dei Radiohead e Shout dei Tears for Fears, solo per citarne alcuni.

Le migliori canzoni presenti su questo album sono senza dubbio Blue Monday e Karma Police. La versione di Blue Monday dei Flunk è molto particolare, tanto da essere stata addirittura definita come una rivisitazione in chiave lounge dell'originale. Karma Police è invece un brano che permette alla band di mostrare la propria versatilità, passando con naturalezza da un testo morbido ad uno più energetico.

Non mancano, tuttavia, le critiche all'album e all'artista. Ad alcuni critici è stato infatti rinfacciato il fatto che il lavoro non fosse all'altezza delle classiche produzioni dei Flunk e che il tentativo di mescolare generi diversi avesse creato un risultato non sempre convincente. Essi, inoltre, hanno avuto modo di criticare il sound, ritenuto spesso troppo monotono.

In sintesi, Cover Ups: The Home Recordings è un album che, sebbene non possa essere considerato tra le magnifiche produzioni dei Flunk, ha il merito di averci fatto scoprire il loro talento come musicisti e performer. Se sei un fan del gruppo non puoi perdere l'ascolto di questo album, ma se sei un critico musicale attento alle ultime tendenze potresti trovarlo un po' deludente, soprattutto per quanto concerne le sonorità. Detto ciò, Cover Ups: The Home Recordings va comunque ascoltato e apprezzato per quello che è: un tributo alla musica che ha influenzato i Flunk nel corso della loro carriera, un'opera che ci permette di conoscere meglio questo straordinario gruppo norvegese.

In sintesi, Cover Ups: The Home Recordings è un album che, sebbene non possa essere considerato tra le magnifiche produzioni dei Flunk, ha il merito di averci fatto scoprire il loro talento come musicisti e performer. Se sei un fan del gruppo non puoi perdere l'ascolto di questo album, ma se sei un critico musicale attento alle ultime tendenze potresti trovarlo un po' deludente, soprattutto per quanto concerne le sonorità. Detto ciò, Cover Ups: The Home Recordings va comunque ascoltato e apprezzato per quello che è: un tributo alla musica che ha influenzato i Flunk nel corso della loro carriera, un'opera che ci permette di conoscere meglio questo straordinario gruppo norvegese.