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Artista: The Wallflowers Album: Glad All Over


Anno: 2012
Tempo: 0:0-1

Una critica all'album Glad All Over dei The Wallflowers


I The Wallflowers sono un gruppo rock americano che ha avuto il suo apice nel corso degli anni '90. L'album Glad All Over, il loro sesto album in studio, è uscito nel 2012 a sei anni di distanza dall'ultimo disco. In questo articolo, daremo una panoramica dell'album, delle sue migliori canzoni, e parleremo di come l'album si inserisce nella discografia del gruppo. Inoltre, analizzeremo gli aspetti positivi e negativi dell'album e daremo il nostro giudizio finale.

Glad All Over è un album che ricorda molto i lavori precedenti dei Wallflowers. È un lavoro ben fatto, ma non c'è molta innovazione rispetto alle precedenti uscite del gruppo, e questo potrebbe deludere i fan che cercano sempre qualcosa di nuovo. L'album si apre con la canzone Hospital for Sinners, una traccia rock piuttosto standard che ha un buon ritmo ma che non offre niente di particolarmente interessante.

Un'altra delle migliori canzoni di Glad All Over è First One in the Car. La canzone ha un grande ritmo e si avvicina molto ai lavori dei Replacements o dei The Clash. Qui il chitarrista Stuart Mathis riempie la canzone con alcune linee di chitarra esaltanti, e Bob Dylan fa un'apparizione speciale nel brano.

Lay Lady Lay è una nuova versione della celebre canzone di Bob Dylan. La versione dei Wallflowers acquisisce una nuova vita, grazie al tocco moderno della band. Non è certo una novità, dato che il gruppo già aveva provato a fare una cover di un classico Dylan in passato (One Headlight).

Una delle più grandi peculiarità dell'album, è la presenza di Rami Jaffee, tastierista dei Foo Fighters. La presenza del tastierista dà al disco una nuova sfumatura, e infatti, alcune delle canzoni più interessanti di Glad All Over sono basate sulle tastiere. Tra esse c'è It's a Dream, una canzone che ricorda molto il rock anni '80 e '90.

In generale, Glad All Over è un album buono, ma non eccezionale. Il punto di forza del disco è senza dubbio la presenza di Rami Jaffee alle tastiere, che si fa notare in molte canzoni dell'album. Tuttavia, ci sono alcuni brani che risultano piuttosto convenzionali e non sono granché interessanti. Per gli appassionati dei Wallflowers, l'album non deluderà, ma per chi cerca qualcosa di nuovo, Glad All Over potrebbe non offrire nulla di particolarmente innovativo.