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Artista: Burzum Album: The Ways of Yore


Anno: 2014
Tempo: 0:0-1

The Ways of Yore di Burzum: una recensione critica


Il genere musicale Black Metal è senza dubbio uno dei più controversi. Ed è proprio in questo genere che si inserisce l'artista norvegese Burzum, che nel 2014 ha pubblicato il suo decimo album intitolato The Ways of Yore. In questa recensione critica, andremo a scoprire insieme le migliori canzoni dell'album, a conoscere meglio l'artista, il genere musicale e a valutarne la qualità.
Prima di parlare più in dettaglio dell'album, è doveroso parlare dell'artista musicale che lo ha creato, ossia Burzum. Il mastermind dietro il progetto è Varg Vikernes, noto anche come Count Grishnackh. Burzum è stato fondato nel 1991 e ha sempre fatto discutere a causa delle posizioni politiche e ideologiche del suo leader. Nel corso degli anni, il sound del gruppo ha subito molte evoluzioni, passando dal Black Metal più grezzo e violento alle atmosfere ambient. The Ways of Yore si discosta leggermente dalle sonorità più estreme, puntando su una maggiore enfasi sui cori, gli strumenti tradizionali e l'ambientazione nordica.
L'album si presenta come una sorta di concept, in cui ogni brano tratta una tematica legata alla mitologia norrena. In particolare, è interessante notare come sia presente una forte componente folk, con l'uso di strumenti tradizionali come arpa, violino e flauto. Tra le migliori canzoni presenti in The Ways of Yore, sicuramente spiccano The Portal, The Lady in the Lake e Heill Óðinn. Quest'ultima risulta particolarmente interessante per l'uso dei cori maschili e femminili, che creano un'atmosfera molto suggestiva.
Tuttavia, di contro, l'album risulta essere piuttosto ripetitivo sia a livello di struttura delle canzoni che di sonorità. Anche se l'uso degli strumenti tradizionali riesce a conferire un certo fascino, spesso i pezzi risultano piatti e poco incisivi. Inoltre, l'accentuazione del lato folk ha fatto a discapito della componente Black Metal, che risulta essere quasi del tutto assente. Proprio per questo motivo, i fan dei primi lavori di Burzum potrebbero rimanere un po' delusi dal nuovo album.
In conclusione, seppur con qualche nota critica, The Ways of Yore di Burzum è comunque un album interessante per gli appassionati della mitologia norrena e del folklore. Gli strumenti tradizionali, i cori e le atmosfere create riescono a trasportare l'ascoltatore in un'atmosfera suggestiva e ancestrale. Tuttavia, resta il fatto che l'uso di tali elementi ha fatto un po' perdere di vista la componente Black Metal che aveva reso celebre il progetto di Varg Vikernes. In ogni caso, The Ways of Yore rimane un lavoro che merita di essere ascoltato, magari alla luce delle peculiarità descritte in questa recensione critica.