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Artista: John Coltrane Album: Coltrane Time


Anno: 1963
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Coltrane Time di John Coltrane


John Coltrane è senza dubbio uno dei più grandi musicisti jazz di tutti i tempi. Nato a Hamlet, in North Carolina, nel 1926, Coltrane ha lasciato un'impronta indelebile sulla storia della musica. Conosciuto per il suo stile innovativo e il suo amore per l'improvvisazione, ha influenzato generazioni di musicisti. In questo articolo, ci concentreremo sull'album Coltrane Time, un lavoro che ha visto la luce nel 1958. Analizzeremo l'album traccia per traccia, parlando delle migliori canzoni e del contesto in cui è nato. Inoltre, esprimeremo alcune critiche sull'album e sull'artista, considerando sia gli aspetti positivi che quelli negativi.

Il genere musicale del jazz è molto ricco di storia e di spunti, ed è difficile parlare di John Coltrane e non approfondire questo aspetto. Il jazz è un tipo di musica che si basa sull'improvvisazione, sulla creatività e sulla comunicazione tra i musicisti. Coltrane ha saputo portare tutti questi aspetti al massimo livello, diventando un punto di riferimento per molti altri artisti. Sebbene abbia iniziato la sua carriera come sassofonista tenore, nel corso degli anni ha esplorato molte altre sonorità, arrivando ad utilizzare anche il sassofono soprano e l'arpa.

Tornando all'album Coltrane Time, possiamo dire che si tratta di uno dei lavori più importanti della carriera di Coltrane. È stato prodotto da Bob Weinstock per la Prestige Records e registrato nel settembre 1957. L'album contiene otto brani, tra cui alcuni standard come Locomotion e Slowtrane, ma anche pezzi originali come Traneing In e Bass Blues.

La prima canzone dell'album, Traneing In, è una composizione di Coltrane. Si tratta di un brano molto energico e ritmato, caratterizzato dalle improvvisazioni del sassofonista. La seconda traccia, Slowtrane, invece, è un pezzo più lento e malinconico, che permette a Coltrane di esprimere il suo lato più emotivo. Bass Blues, invece, è un brano dominato dal basso di Earl May, e in cui Coltrane si accontenta di suonare solo un breve assolo.

La quarta canzone, You Leave Me Breathless, è un classico degli anni '30 scritto da Ralph Freed e Friedrich Hollaender. Coltrane affronta la canzone con un tono molto dolce e intimo, accompagnato solo dal pianoforte di Red Garland. Birks' Works è il pezzo successivo, un brano scritto dal trombettista Dizzy Gillespie in onore del trombettista Birks Shaw. Qui, Coltrane si esibisce in un assolo mozzafiato, dimostrando la sua grande tecnica.

La settima canzone dell'album, I Never Knew, è un'altra ballad in cui Coltrane dimostra la sua grande sensibilità. L'ultima traccia, Locomotion, è invece un brano veloce e ritmato, che mette in luce il virtuosismo di tutti i musicisti coinvolti. La canzone si apre con un breve assolo di Garland, poi segue quello di Coltrane, che prende il sopravvento fin dall'inizio.

In generale, l'album Coltrane Time è un'opera pregevole e molto interessante, che ha fatto la storia del jazz. Nonostante ciò, possiamo trovare alcune lacune, in particolare riguardo alla qualità del sound. Alcune delle tracce sembrano infatti un po' piatte e poco ispirate. Ciò nonostante, l'album è un must per tutti gli appassionati di jazz, e contiene alcune delle migliori esibizioni di Coltrane. Se siete alla ricerca di un assolo di sassofono mozzafiato, non potete non ascoltare questo lavoro. In generale, Coltrane è una figura di riferimento per tutti i musicisti jazz, e l'album Coltrane Time è un ottimo punto di partenza per conoscere le sue opere.