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Artista: Black Sabbath Album: Sabotage


Anno: 1975
Tempo: 43:20

La recensione critica di Sabotage dei Black Sabbath


Black Sabbath è un leggendario gruppo musicale heavy metal inglese fondato nel 1968. La straordinaria carriera del gruppo, a cui si deve l'invenzione del genere heavy metal, ha visto la pubblicazione di 19 album in studio. Sabotage, l'ottavo album della band pubblicato nel 1975, è stato ben accolto dalla critica ed è considerato uno dei migliori album di Black Sabbath. In questa recensione, analizzeremo l'album Sabotage brano per brano e tracceremo un quadro generale del percorso musicale della band.
Sabotage inizia con la potente Holding On, un brano forte e deciso che introduce l'album in modo perfetto. I riff della chitarra sono intensi, il ritmo è incalzante e la voce di Ozzy Osbourne è graffiante e inconfondibile. Successivamente, Hole in the Sky è il secondo titolo dell'album e il brano più famoso di Sabotage. La canzone introduce una nuova sonorità più sperimentale rispetto al passato, con l'introduzione dell'organo Hammond B-3 e del flauto dolce. Infine, nella parte finale, il pezzo sfocia in una jam session che dimostra tutta la versatilità della band.
Per quanto riguarda il terzo brano di Sabotage, Symptom of the Universe, esso è un classico di Black Sabbath considerato un capolavoro dalla critica. L'intro di chitarra ha reso famoso questo brano, con la perfetta fusione tra le melodie heavy e quelle più orecchiabili. La voce di Osbourne si inserisce in modo naturale, mentre la sezione ritmica composta da Geezer Butler al basso e Bill Ward alla batteria è impeccabile. Man on the Silver Mountain è invece una bella cover di Rainbow, bella esecuzione, ma senza particolari picchi.
La quinta traccia di Sabotage, il pezzo di chiusura dellato A, è Megalomania, un brano lento e pesante con un'atmosfera malinconica. Megalomania è un'opera d'arte che dimostra le abilità compositive del gruppo. Il lato B si apre con The Thrill of it All, un'altra canzone sperimentale caratterizzata dall'utilizzo di percussioni etniche. Infine, la band ci regala il blues-rock Got to Get Better in A Little While, una canzone con potente impatto emotivo.
Sabotage rappresenta un punto di svolta nella carriera di Black Sabbath, dedicato a un esperimento sonoro che ha portato ad un'arma a doppio taglio: da un lato, ha dato vita a pezzi unici e rivoluzionari nella storia della musica rock, dall'altro, ha perso parte della forza e dell'essenza della band che hanno fatto la storia dell'heavy metal. Tuttavia, l'impatto di questo album sui fan è stato sempre molto positivo grazie alle performance vocali e strumentali dei membri dei Black Sabbath in ogni brano di questo album. Se non l'avete ancora ascoltato, vi consiglio di farlo subito!