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Artista: Black Sabbath Album: Heaven and Hell


Anno: 1980
Tempo: 40:05

La recensione critica di Heaven and Hell di Black Sabbath


Black Sabbath è una delle band metal più influenti di sempre. Il loro primo album, pubblicato nel 1970, fu un'esplosione di energia elettrica e oscurità. Quello che lo rendeva unico era il forte e costante suono della chitarra di Tony Iommi, il suo stile unico e inconfondibile. L'album che voglio recensire è Heaven and Hell, il primo con il cantante Ronnie James Dio, pubblicato nel 1980. Questa produzione fece storia, perché fu il debutto di Ronnie James Dio con il gruppo dopo la dipartita di Ozzy Osbourne, il frontman originale di Black Sabbath. In questo articolo ti darò una recensione critica approfondita dell'album Heaven and Hell.
Il sound dell'album è stato una svolta rispetto ai precedenti lavori dei Black Sabbath, molti fan del gruppo lo avversarono all'epoca principalmente a causa della dipartita di Ozzy. La nuova formazione, con Dio alla voce, portò una vera e propria rinnovazione di suono, la band ora aveva canzoni più melodiche e strutture più elaborate. La prima traccia, Neon Knights, è un'opener perfetta, introduce subito l'ascoltatore al nuovo sound dei Sabbath. Children of the Sea è probabilmente la canzone più meravigliosa dell'intero album, capace di far sognare. L'ultimo pezzo, Lonely Is the Word, significativo anche per un finale perfetto, dove la voce di Dio rimane vibrante insieme alla chitarra di Iommi.
Heaven and Hell è un capolavoro che si merita ogni elogio, Ronnie James Dio si dimostra ideale per i Black Sabbath e la sua voce diventa fondamentale per il successo dell'album. La canzone omonima è un altro trionfo del gruppo, un pezzo che sfida la gravità, dove le chitarre di Iommi e le parole di Dio si combinano in un' alchimia perfetta. L'album è sicuramente uno dei migliori della storia del metal e ha posta le basi per un nuovo sound nella musica dell'epoca.
D'altra parte, pur essendo un album più accessibile e meno pesante di quanto non siano stati i precedenti dei Black Sabbath, le canzoni in esso incluse non riescono mai a toccare vette realmente esaltanti. Non ci sono riff che ti fanno vibrare le orecchie come il classico album Paranoid del 1970. In Heaven and Hell si sente come se i musicisti aiutati da un produttore esperto provassero ad allontanarsi dallo stile più classico del roots metal. L'album aveva una forma differente rispetto alle produzioni precedenti e alcune delle tracce risultavano un po' troppo lunghe.
In sintesi, Heaven and Hell è un album che rimane imprescindibile nell'ascolto dei Black Sabbath. Nonostante qualche pezzo meno significativo, l'opera rappresenta un momento fondamentale nella storia del rock. Il riff di Iommi affiancata alla voce di Dio rimarranno sempre impressi nella mente di ogni ascoltatore di metal che si rispetti. Il nuovo suono, le opzioni di testi e l'interpretazione di Ronnie James Dio come cantante, portarono nella storia l'eredità dei Black Sabbath e ispirarono una nuova generazione di musicisti. Heaven and Hell forse non è solo un disco perfetto, ma rappresenta comunque un'immersione completa e un addio all'invecchiamento del heavy metal che continua ad essere un caposaldo della musica difficile.